Pubblichiamo il comunicato 23 maggio 2024 del Consiglio Direttivo in merito alla recente indagine per fatti di criminalità organizzata da parte della Procura della Repubblica di Milano che ha coinvolto anche due nostri Colleghi ai quali viene contestato il reato di ricettazione. Nonostante questa tesi accusatoria sia già stata ritenuta priva di fondamento dallo stesso G.I.P. milanese destinatario della richiesta di applicazione di misura interdittiva, la notizia è stata battuta da alcuni organi di stampa senza dare minimamente conto della dialettica processuale intervenuta tra l’Autorità Inquirente milanese ed il G.I.P (interlocuzione che ha avuto quale esito, come detto, il fermo rigetto, con esclusione della gravità indiziaria) riportando addirittura la fake news dell’applicazione di una ben più grave misura cautelare personale, senza minimamente preoccuparsi del danno di immagine loro arrecato.
Per questi motivi il Direttivo della Camera Penale di Bologna ribadisce la necessità che l’informazione giudiziaria, pur tutelata nell’inalienabile diritto di cronaca riconosciutole dalla Carta costituzionale, non diventi strumento di denigrazione gratuita e di frustrazione della presunzione di innocenza.