Pubblichiamo la sentenza n. 41115/14 del 8 marzo 2022 con cui, pronunciandosi su un caso “belga” in cui si discuteva della legittimità delle decisioni delle autorità giudiziarie di confermare la sentenza di condanna all’ergastolo inflitta al ricorrente per il reato di omicidio, condanna basata sull’utilizzazione delle dichiarazioni predibattimentali rese dallo stesso accusato contro sé stesso nonché da un complice in fase di indagini, il tutto senza essere mai stato assistito da un avvocato, la Corte EDU, ha ritenuto, all’unanimità, violato il diritto al giusto processo tutelato dall’art. 6 § 1 e 3 (d) (diritto all’equo processo/diritto di essere assistito da un difensore di fiducia) della Convenzione EDU.